Strani pensieri
sabato 10 marzo 2007
Sarà la discreta quantità di Brachetto che ho in circolo, ma in questo momento quello che ci vuole è quanto segue.
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Ma quanto mazzo è bella questa poesia?
Secondo voi, o tacchinari, se Giacomo non avesse sofferto così tanto nella sua vita, sarebbe mai stato capace di scrivere questa meraviglia?
E, sempre secondo voi, esiste/è esistito/esisterà mai qualcun altro al mondo che sia capace di trasmettere tali e tante emozioni in così pochi versi?
A voi la parola.
EnJoy the SiLeNcE.
Luis.
Posted by .darksideofluis 02:15
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;)