.nowhere to run
venerdì 12 ottobre 2007

Qualcosa sta cambiando.

Oggi, venerdì 12 Ottobre 2007, a Stoccolma è stato assegnato il premio Nobel per la Pace ad Al Gore, ex vice-presidente degli Stati Uniti (cui è stata palesemente scippata la presidenza, come tutti ben sanno), in concomitanza con l'IPCC, il comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici dell'ONU.
Sono contento. Aldo Violenza (intelligenti pauca) ha detto che "quella dei mutamenti climatici è la più grande sfida che aspetta oggi l'umanità, ma anche una grande opportunità. La crisi del clima non è solo una questione politica, è anche una sfida morale e spirituale per l'umanità".
Sono proprio contento.

Posted by .darksideofluis 22:18  

Etichette: Società

4 Comments:

1. Jeby said...
   12 ottobre 2007 alle ore 23:24  
   Pazzesco: un post serio!! E (è) preoccupante!
   
   In ogni caso, per i curiosi, cliccate qui per scoprire come lavora Al Gore!
   marcobrown said...
   13 ottobre 2007 alle ore 13:04  
   Sottoscrivo ogni parola! Secondo me questo è il momento critico della Storia, si decide ora se la civiltà umana è sostenibile oppure no. E' ora di darsi una bella svegliata. Speriamo solo che non sia già troppo tardi... Bisogna essere ottimisti!
   Jeby said...
   13 ottobre 2007 alle ore 20:29  
   Mah, troppo tardi speriamo di no! Però chi vive sperando, muore disperato (sì. è questa la conclusione ufficiale del detto). La cosa dell'acqua è quella che mi fa più paura! Comunque questo è un messaggio forte, il prossimo presidente a stelle e strisce non potrà esimersi dall'affrontare problematiche ambientali
   .darksideofluis said...
   14 ottobre 2007 alle ore 17:19  
   Mah, secondo me quello dell'acqua è un problema che siamo fisicamente in grado di risolvere, nel caso dovesse aggravarsi in maniera allarmante. La cosa buona è che oramai l'opinione pubblica comincia ad essere fortemente interessata alla questione climatica\ambientale, anche perché di disastri ne stanno succedendo ovunque, a cominciare da New Orleans, passando per i cicloni sud-est-asiatici e agli sconvolgimenti climatici in Europa (vedi quello che è successo quando il Teo era in Deutschland)...
   Staremo a vedere se l'allarme rimarrà inascoltato o ci si darà da fare. Un primo passo è stato fatto.

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