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Il senso dell'umorismo (nel senso delle distribuzioni) degli ingegneri

Finalmente a casa e con qualche minuto libero, rispetto al solito...
Qui, in questa ridente terra, il sole splende, il cielo è azzurro (pazzesco: avevo dimenticato questo colore) e le camice si stirano da sole (o meglio le stira la mamma, ma se tu non ci sei è come se si stirassero da sole...).
Devo esordire con il primo post, un pò in ritardo, ed ecco che subito vi propongo una divertente barzelletta da ingegnere che conosco fin dalle superiori (era proprio un segno del destino), ma che ho ricevuto l'altro giorno e rileggendola, mi ha fatto piegare.
Secondo me se ne potrebbe scrivere una modificata con i prof del nostro dipartimento, ci lavorerò(lavoreremo).
Buona Pasqua a tutti e non gozzovigliate troppo, ma ricordate che:
"Fatti non foste a viver come bruti, ma per servir virtute e canoscenza".


Quando furono diramati gli inviti per il Gran Ballo degli Scienziati,
Pierre e Marie Curie irradiarono entusiasmo;
Einstein pensò che sarebbe stato relativamente facile parteciparvi;
Volta si sentì elettrizzato;
Ampere ne fu messo al corrente;
Ohm al principio oppose resistenza;
Boyle disse che era troppo sotto pressione;
Edison pensò che sarebbe stata un'esperienza illuminante;
Stephenson si mise a sbuffare;
i fratelli Wright si sentirono volare;
il dottor Jekyll declinò, dicendo che ultimamente non era se stesso;
Morse avrebbe preso la linea 2 e sarebbe arrivato alle 8 in punto;
Franklin disse che sarebbe arrivato in un lampo;
Meucci avrebbe telefonato per conferma;
Von Braun sarebbe arrivato come un missile;
Fermi disse che era una notizia atomica;
la moglie di Coulomb si sentì carica;
Hertz si sentì sulla cresta dell'onda;
Joule rinunciò a impegni di lavoro per parteciparvi;
Nobel esplose di gioia per la notizia;
Kelvin disse che era in grado di partecipare;
Fourier aveva già una serie di impegni;
Markov era incatenato in ufficio;
Archimede spinse molto per parteciparvi;
Plank non venne perché fu alquanto impegnato;
Heisenberg non era determinato a venire;
Dirac venne con la sua Delta Integrale;
Fick diffondeva entusiasmo;
Newton venne forzato a parteciparvi;
Pauli escluse di parteciparvi;
Tresca e Von Mises non resistettero alla tentazione di non andarci;
e Avogadro non fu avvisato: nessuno si ricordava il suo numero.

Posted by Galerkin 18:50  

3 Comments:

  1. mavrum said...
    Incredibile come una semplice barzelletta possa far piegare. O forse sarà per gli eccessi del pranzo pasquale? Chi lo sa, probabilmente si può applicare il principio di sovrapposizione degli effetti, anche se dubito che la legge sia lineare.
    Ave a tutti e viva la virtute e la conoscenza!
    marcobrown said...
    Eccomi di ritorno dall'ottima spedizione lacustre. Livello di stanchezza vicino ai massimi storici. Per la festa in questione ci penserò. Per la conferma si farà sentire la mia segretaria...
    .darksideofluis said...
    Grandissimo Galerkin!!! Finalmente un post! Ottima questa filastrocca!
    Con vistoso imbarazzo devo però ammettere che non conosco i sopraccitati Von Braun, Markov, Fick e Pauli... Corro su Wiki.it a rimediare!
    Peace out!

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