Invece l'inglese...ve lo imparo io!
giovedì 28 febbraio 2008
Dopo le perle di willy l'orbo non ho saputo resistere alla tentazione di postare questo corso intensivo di inglese.
Ora che il teflon, felafef o chicchessia è solo un ricordo, per alcuni ormai lontano, per altri ancora vivido, mi preme rinfrescare le nostre conoscenze e coscienze in 3 stages.
E ora a voi!
1 - Modulo principianti:
‘Tre Streghe guardano tre orologi Swatch. Quale strega guarda quale Orologio Swatch?’In inglese:
‘Three witches watch three Swatch watches. Which Witch watch which Swatch Watch?’2 - Modulo avanzato:
‘Tre streghe ‘trans’ guardano I cinturini di tre orologi Swatch. Quale strega trans guarda i cinturini di quale orologio Swatch?’In inglese:
‘Three switched Witches watch three Swatch watch switches. Which switched Witch watch Which Swatch watch switch?’3 - Modulo per masters:
‘Tre Streghe svedesi transessuali guardano I cinturini di tre orologi ‘Swatch’ svizzeri. Quale strega svedese transessuale guarda quale Cinturino di quale orologio ‘Swatch’ svizzero?’In inglese:
‘Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches. Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch switch?’
Chi saprà pronunziare correttamente e fluentemente i tre moduli potrebbe ricevere una gradita sorpresa (ho detto "potrebbe")
Infine, come non ricordare le spassosissime traduzioni degli ostelli elvetici? Ginevra, stiamo arrivando!
Posted by mavrum 10:33 7 commenti
Etichette: Cazzate e facili ironie, Corsi, Deviazioni, Traduzioni Poco Probabili
Pazzesco: ci avevano provato ancora!!!
venerdì 2 marzo 2007
Ebbene sì, eccomi qui a buttare giù le impressioni a caldo dopo la prova di sopravvivenza di oggi, cioè l'esame di scienza delle costruzioni...
Sembra impossibile, ma non è ancora finita!! Infatti stavolta l'orale si terrà separato dalle prove scritte, precisamente lunedì mattina presto in dipartimento a Leonardo. Non faticherete molto a scorgere in quest'ennesimo cambio di registro un nemmeno troppo velato tentativo di funestarci il weekend con la snervante attesa dei risultati e lo spasmodico tentativo di ripassare tutto ciò che potrebbe esserci chiesto all'orale, fosse anche il codice fiscale della moglie di Poisson. E il tutto senza nemmeno sapere se saremo ammessi o no a quest'orale!!
Comunque siccome la coerenza è tutto nella vita (almeno per me) ogni volta in quest'esame cambia qualcosa: una volta si può scegliere tra un esercizio più facile e uno più difficile e la successiva ce n'è uno solo super-difficile; gli argomenti di teoria seguono un andamento cosinusoidale; dicono che l'esame finisce a una certa ora, ma a volte lo interrompono prima a sorpresa e altre permettono solo ad alcuni eletti di continuare a piacimento; non si è ammessi in aula se a luglio si portano i pantaloni lunghi fino al ginocchio, ma se uno si presentasse col cappello a cilindro e le scarpe con le ghette scommetto che non ci sarebbero problemi...
La giornata di oggi è stata la stessa più o meno per tutti i partecipanti alla missione e molto simile ad una normale giornata di addestramento dei marines.
Sveglia all'alba (alle 6!!!) dopo nottata insonne e popolata da incubi del tipo “mi uscirà sicuramente la domanda sulla torsione dei profili multiconnessi” oppure “struttura a forma di stella cometa 3 volte labile e 3 volte iperstatica con travi a curvatura variabile, carichi termici ovunque, cedimenti relativi e sezione variabile con svergolamento” che sono tipici degli adepti della SDC2, mischiati a quelli di ogni studente nelle notti pre-esami “e se mi finisce la biro? se perdo il treno? e se la calcolatrice sbaglia ?(!!!)”...
Espletate le solite formalità a casa, ci si trova sulla banchina della stazione dove ci sono 2 treni che vanno a Milano: uno parte dieci minuti prima, ma si ferma pure in autogrill per il caffè mentre l'altro parte dopo, ma fa meno fermate. Tu comunque sai già quale sarà la tua sorte: qualsiasi treno prenderai sarà quello che arriverà dopo a destinazione, confermando empiricamente il PARADOSSO DEI GEMELLI.
Il treno delle 6.45 parte con gli ovvi 10 minuti di ritardo, ad ogni modo mentre tu cercherai di ripassare il carico critico per strutture a più gradi di libertà le vecchie comari sedute tutt'intorno a te sul treno parleranno a tutto volume dell'ultimo pettegolezzo sentito dal parrucchiere.
Arrivati in centrale e dribblanti tutti quelli che non hanno nessuna fretta e passeggiano con calma, troverai il semaforo rosso, un barbone che ti chiede i soldi per comprarsi le sigarette e due attempati turisti svedesi che proprio non sanno dove sia piazzale Corvetto. Tutto sembra congiurare per rallentarti, ma alla fine arrivi trafelato alla stazione del passante di piazza della Repubblica, dove il treno per Saronno ti chiude le porte in faccia. Ovviamente il treno successivo per la Bovisa passa mezz'ora dopo e devi ripiegare su un Certosa, scendere a Villa Pizzone e camminare per un altro quarto d'ora e a passo spedito, ben sapendo che se l'esame è fissato per le 8.15 (pazzesco!!) è molto probabile che inizi in anticipo, con buona pace dei pendolari...
Giunto finalmente fuori dall'aula CT41 risuonerà nella tua mente il monito evidenziato in rosso sul sito del corso:
SI RICORDA CHE L'ACCESSO AGLI ESAMI E' RISERVATO AGLI STUDENTI DECOROSAMENTE VESTITI E IN POSSESSO DI UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
Ti guardi e pensi che sì, forse questa volta riuscirai a superare il check-in e ad essere ammesso in aula.
Ora ti aspetta la terribile prova di teoria: un volume di argomenti sconfinato suddiviso in centinaia di domande specifiche su un singolo argomento, che richiedono risposte concise e assolutamente pertinenti (nel senso che bisogna rispondere esattamente con le stesse lettere del libro, che ovviamente non copre affatto tutti gli argomenti).
Un apposito programma provvede ad assegnare ad ognuno 3 domande tra tutte quelle possibili, cosicché ogni compito è unico e non è possibile consultare il vicino (si rischia un anno di CONFINO dal Rotary Club)...
Spremuta la tua memoria fino all'ultimo bit (e a che pro??) ti restano circa 3,5 minuti di pausa prima di iniziare la prova scritta, che dura un periodo indefinito tra le 2,5 e le 4 ore, a secondo di dove devono pranzare i professori. Esso consiste essenzialmente nell'applicazione meccanica di una miriade di calcoli in cui non c'è posto per i sentimenti. Mentre affronti il supplizio il professore ti ricorda malignamente che per passare l'esame serve il risultato esatto, nel senso che non è consentito alcun errore, quindi o è tutto giusto o si torna al prossimo appello tra 6 mesi, tanto ormai la gente campa 100 anni... Dopo aver riempito almeno 3 fogli protocollo di sistemi lineari, integrali e grafici ti appresti a consegnare ed è in quel momento che ti appare Saint Venant in piedi sulla cattedra che accarezza la famosa trave, l'unica inimitabile...
Capisci che forse è il caso di mangiare qualcosa e di bere un caffè, ma devi aspettare che ti dicano a che ora si terranno gli orali (al PoliMi non si sai MAI niente finché non accade). Aspetti circa un'ora in corridoio per scoprire che, sorpresa!, per questa volta gli orali si terranno a parte.
In questo momento non so ancora quale sarà la sorte mia e dei miei compagni di sventura, se ce la caveremo o dovremo subire ancora una volta questa tortura la prossima volta, i precedenti sono poco rassicuranti: a luglio hanno passato l'esame in ZERO su un centinaio, salvo poi INDULTINO che dava una seconda chance solo a chi aveva già passato la teoria; all'appello precedente a questo, all'inizio di febbraio, nella mia sezione 4 ammessi all'orale su 56!!! Ed è sempre così! Ma siccome noi non possiamo mollare ho voluto scrivere questo post per dare una vaga idea della situazione (ci si pootrebbe scrivere un libro) a chi ha intenzione di frequentare il nostro corso di studi (ma siete pazzi?!) e anche a tutti quelli che ci conoscono e che non hanno idea del nostro patire e ci dicono “che vuoi che sia, alla fine è solo un esame” oppure “preferiresti andare a lavorare??”
Arrivederci alla prossima puntata di SURVIVOR.
Posted by marcobrown 20:17 8 commenti
Etichette: Corsi, Disillusioni, SDC2
La Scienza occulta delle Costruzioni
mercoledì 21 febbraio 2007
Quando mi metto a studiare Scienza delle Costruzioni, non solo devo vincere la mia naturale repulsione verso questa materia, trattenere i conati di vomito e estraniarmi dal mondo circostante, ma devo anche lottare contro i tipici "brividi" che si provano studiando qualcosa che appartiene al campo del mistico/soprannaturale. Ecco perché, secondo me, la materia Scienza delle Costruzioni (2) sia da inserire nel catalogo dei culti misterici e scienze occulte. Ecco alcune caratteristiche che accomunano questa materia alle dottrine di sette ed ordini segreti:
- Riferimenti a nozioni non riscontrabili nella quotidianità, ma il cui scopo ultimo è quello di (comprendere e) governare il comportamento della realtà stessa.
- Concetti espressi con gergo criptico. Non di rado si incontrano termini come "arbelo", che ai più sembra un errore di ortografia, ma che indica un concetto fondamentale della dottrina. Tra l'altro questo termine si rifà al nome di un oggetto di uso comune in un certo tipo di artigianato, un po' come nella massoneria si usavano simboli come il compasso e la squadra.
- Proprio per il punto di cui sopra, si ha l'impressione che l'ordine voglia mantenere la cultura confinata in una cerchia ristretta di illuminati, lasciando gli altri nell'oscurità dell'ignoranza.
- Vi è il culto di un simbolo, un oggetto monodimensionale inesistente nel mondo reale, nato da costrutti mentali astratti, identificato col termine di "Trave". A cosa rimandi questo simbolo non è ancora sicuro, ma molti ritengono che rappresenti una primordiale forma fallica.
- La comprensione di alcuni degli argomenti trattati esula dalle capacità di apprendimento dell'adepto. Egli dovrà quindi compiere un vero e proprio atto di fede, ed accettare come tali le verità rivelate dal Libro dei Quesiti.
- Come per tutti i culti esoterici, le origini si perdono nella storia e nella leggenda. Alcuni principi vengono fatti risalire addirittura ad Archimede (Pitagorico?), mentre è ormai assodato che tra i personaggi notabili di questo ordine vi sia un santo: tal Saint Venant.
- Tra i personaggi che hanno contribuito allo sviluppo della materia, vi sono persone notoriamente legate agli ordini segreti (ad esempio quello della setta dei Rosa Croce) come ad esempio Galileo Galilei e Leonardo da Vinci.
- Il corso fa riferimento ad un capo spirituale, un'architetto, la cui figura può essere paragonata a quella del "G.A.D.U.", ovvero Grande Architetto dell'Universo
- L'esame per passare la materia è concepito come un vero e proprio rito di iniziazione, superato il quale l'adepto avrà accesso a tutte le porte che egli vorrà aprire!
nota: l'immagine all'inizio del post l'ho presa pari pari da Wikipedia.
Posted by Jeby 14:21 3 commenti
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