Pazzesco: ci avevano provato ancora!!!
venerdì 2 marzo 2007
Ebbene sì, eccomi qui a buttare giù le impressioni a caldo dopo la prova di sopravvivenza di oggi, cioè l'esame di scienza delle costruzioni...
Sembra impossibile, ma non è ancora finita!! Infatti stavolta l'orale si terrà separato dalle prove scritte, precisamente lunedì mattina presto in dipartimento a Leonardo. Non faticherete molto a scorgere in quest'ennesimo cambio di registro un nemmeno troppo velato tentativo di funestarci il weekend con la snervante attesa dei risultati e lo spasmodico tentativo di ripassare tutto ciò che potrebbe esserci chiesto all'orale, fosse anche il codice fiscale della moglie di Poisson. E il tutto senza nemmeno sapere se saremo ammessi o no a quest'orale!!
Comunque siccome la coerenza è tutto nella vita (almeno per me) ogni volta in quest'esame cambia qualcosa: una volta si può scegliere tra un esercizio più facile e uno più difficile e la successiva ce n'è uno solo super-difficile; gli argomenti di teoria seguono un andamento cosinusoidale; dicono che l'esame finisce a una certa ora, ma a volte lo interrompono prima a sorpresa e altre permettono solo ad alcuni eletti di continuare a piacimento; non si è ammessi in aula se a luglio si portano i pantaloni lunghi fino al ginocchio, ma se uno si presentasse col cappello a cilindro e le scarpe con le ghette scommetto che non ci sarebbero problemi...
La giornata di oggi è stata la stessa più o meno per tutti i partecipanti alla missione e molto simile ad una normale giornata di addestramento dei marines.
Sveglia all'alba (alle 6!!!) dopo nottata insonne e popolata da incubi del tipo “mi uscirà sicuramente la domanda sulla torsione dei profili multiconnessi” oppure “struttura a forma di stella cometa 3 volte labile e 3 volte iperstatica con travi a curvatura variabile, carichi termici ovunque, cedimenti relativi e sezione variabile con svergolamento” che sono tipici degli adepti della SDC2, mischiati a quelli di ogni studente nelle notti pre-esami “e se mi finisce la biro? se perdo il treno? e se la calcolatrice sbaglia ?(!!!)”...
Espletate le solite formalità a casa, ci si trova sulla banchina della stazione dove ci sono 2 treni che vanno a Milano: uno parte dieci minuti prima, ma si ferma pure in autogrill per il caffè mentre l'altro parte dopo, ma fa meno fermate. Tu comunque sai già quale sarà la tua sorte: qualsiasi treno prenderai sarà quello che arriverà dopo a destinazione, confermando empiricamente il PARADOSSO DEI GEMELLI.
Il treno delle 6.45 parte con gli ovvi 10 minuti di ritardo, ad ogni modo mentre tu cercherai di ripassare il carico critico per strutture a più gradi di libertà le vecchie comari sedute tutt'intorno a te sul treno parleranno a tutto volume dell'ultimo pettegolezzo sentito dal parrucchiere.
Arrivati in centrale e dribblanti tutti quelli che non hanno nessuna fretta e passeggiano con calma, troverai il semaforo rosso, un barbone che ti chiede i soldi per comprarsi le sigarette e due attempati turisti svedesi che proprio non sanno dove sia piazzale Corvetto. Tutto sembra congiurare per rallentarti, ma alla fine arrivi trafelato alla stazione del passante di piazza della Repubblica, dove il treno per Saronno ti chiude le porte in faccia. Ovviamente il treno successivo per la Bovisa passa mezz'ora dopo e devi ripiegare su un Certosa, scendere a Villa Pizzone e camminare per un altro quarto d'ora e a passo spedito, ben sapendo che se l'esame è fissato per le 8.15 (pazzesco!!) è molto probabile che inizi in anticipo, con buona pace dei pendolari...
Giunto finalmente fuori dall'aula CT41 risuonerà nella tua mente il monito evidenziato in rosso sul sito del corso:
SI RICORDA CHE L'ACCESSO AGLI ESAMI E' RISERVATO AGLI STUDENTI DECOROSAMENTE VESTITI E IN POSSESSO DI UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
Ti guardi e pensi che sì, forse questa volta riuscirai a superare il check-in e ad essere ammesso in aula.
Ora ti aspetta la terribile prova di teoria: un volume di argomenti sconfinato suddiviso in centinaia di domande specifiche su un singolo argomento, che richiedono risposte concise e assolutamente pertinenti (nel senso che bisogna rispondere esattamente con le stesse lettere del libro, che ovviamente non copre affatto tutti gli argomenti).
Un apposito programma provvede ad assegnare ad ognuno 3 domande tra tutte quelle possibili, cosicché ogni compito è unico e non è possibile consultare il vicino (si rischia un anno di CONFINO dal Rotary Club)...
Spremuta la tua memoria fino all'ultimo bit (e a che pro??) ti restano circa 3,5 minuti di pausa prima di iniziare la prova scritta, che dura un periodo indefinito tra le 2,5 e le 4 ore, a secondo di dove devono pranzare i professori. Esso consiste essenzialmente nell'applicazione meccanica di una miriade di calcoli in cui non c'è posto per i sentimenti. Mentre affronti il supplizio il professore ti ricorda malignamente che per passare l'esame serve il risultato esatto, nel senso che non è consentito alcun errore, quindi o è tutto giusto o si torna al prossimo appello tra 6 mesi, tanto ormai la gente campa 100 anni... Dopo aver riempito almeno 3 fogli protocollo di sistemi lineari, integrali e grafici ti appresti a consegnare ed è in quel momento che ti appare Saint Venant in piedi sulla cattedra che accarezza la famosa trave, l'unica inimitabile...
Capisci che forse è il caso di mangiare qualcosa e di bere un caffè, ma devi aspettare che ti dicano a che ora si terranno gli orali (al PoliMi non si sai MAI niente finché non accade). Aspetti circa un'ora in corridoio per scoprire che, sorpresa!, per questa volta gli orali si terranno a parte.
In questo momento non so ancora quale sarà la sorte mia e dei miei compagni di sventura, se ce la caveremo o dovremo subire ancora una volta questa tortura la prossima volta, i precedenti sono poco rassicuranti: a luglio hanno passato l'esame in ZERO su un centinaio, salvo poi INDULTINO che dava una seconda chance solo a chi aveva già passato la teoria; all'appello precedente a questo, all'inizio di febbraio, nella mia sezione 4 ammessi all'orale su 56!!! Ed è sempre così! Ma siccome noi non possiamo mollare ho voluto scrivere questo post per dare una vaga idea della situazione (ci si pootrebbe scrivere un libro) a chi ha intenzione di frequentare il nostro corso di studi (ma siete pazzi?!) e anche a tutti quelli che ci conoscono e che non hanno idea del nostro patire e ci dicono “che vuoi che sia, alla fine è solo un esame” oppure “preferiresti andare a lavorare??”
Arrivederci alla prossima puntata di SURVIVOR.
Posted by marcobrown 20:17
Etichette: Corsi, Disillusioni, SDC2
Dai marco, mal che vada, mezzo ggaudio (eh?? no, non era così)
comunque mi hai fatto morire, se al Polimi non dovesse andare, hai un futuro (anteriore) nel mondo del cabaret.
Mitico ;)
Comunque la calcolatrice che sbaglia c'è davvero :| :| La mia Sharp EL-500L ha dei MOLTO seri problemi con le potenze di frazioni sotto radice :)
Certo che se stavolta ce l'abbiamo fatta fanculo quel vecchio di merda e fanculo pure quel testa-di-ginocchio. Io sono fiducioso. Anche perché la legge dei grandi numeri gioca a nostro favore.
Sarà che ho bevuto qualche Long Island di troppo a Crema stasera (MaRcoBroWn mi aspettavo ci fossi anche tu...), ma questo è proprio il caso di dire che comunque vada questo periodo di sclero volge al termine.
Peace out, tacchinari.
Ho passato scienza e potrò laurearmni. L'ho provato 14 volte e finalmente è andata (vecchio ordinamento). FINALMENTE LAURE